FARMACIA COMUNALE CASTELFIORENTINO

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Corruzione

Piano triennale della corruzione
Disposizioni Generali – Piano Anticorruzione

Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
Con atto n. 32 del 27/12/2019 è stato nominato Responsabile della prevenzione e della trasparenza il dott. Matteo Niccolini, farmacista e dipendente dell’azienda Farmacie Comunali Castelfiorentino s.r.l.

Nomina del Responsabile della prevenzione e della trasparenza

Relazioni del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
In questa sezione Farmacie Comunali di Castelfiorentino pubblica le schede di rilevazioni annuali del Responsabile della prevenzione e della trasparenza.

Anno 2024
Anno 2023 – versione in formato pdf 123
Anno 2022
Anno 2021 – versione in formato pdf 123
Anno 2020 versione in formato pdf
Anno 2019

Codice etico
Disposizioni Generali – Codice Etico

Segnalazioni – Whistle Blowing

Il d.lgs. 10 marzo 2023 n. 24, rubricato “Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”, dispone l’attivazione di canali di segnalazione, interni all’azienda ed esterni alla stessa, che garantiscano, anche tramite il ricorso a strumenti di crittografia, la riservatezza dell’identità della persona segnalante, della persona coinvolta e della persona comunque menzionata nella segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione.

Per l’invio delle segnalazioni ad ANAC può essere utilizzato il seguente canale:
https://whistleblowing.anticorruzione.it

 

Informativa privacy ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 sul trattamento dei dati personali dei soggetti che segnalano illeciti

Base giuridica del trattamento
I dati personali sono trattati dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) nell’esecuzione dei propri compiti di interesse pubblico o comunque connessi all’esercizio dei propri pubblici poteri, con particolare riferimento al compito di accertare eventuali illeciti denunciati nell’interesse dell’integrità dell’Ente, dai soggetti che, in ragione del proprio rapporto di lavoro presso l’Ente, vengano a conoscenza di condotte illecite, in particolare:

a) il Segretario generale;
b) i dipendenti di ruolo e i tirocinanti;
c) gli assistenti e gli addetti di segreteria dei componenti del Collegio;
d) i componenti del Servizio di controllo interno;
e) le persone addette all’ufficio o i consulenti;
f) i dipendenti di altre amministrazioni in posizione di comando, distacco o fuori ruolo presso l’Ente;
g) i lavoratori e i collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi presso l’Ente.

Le segnalazioni possono essere effettuate nei confronti di:
a) il Presidente e i Componenti del Collegio dell’Ente;
b) il Segretario generale;
c) i dipendenti di ruolo dell’Ente e i tirocinanti;
d) gli assistenti e gli addetti di segreteria dei componenti del Collegio;
e) i componenti del Servizio di controllo interno;
f) le persone addette all’ufficio o i consulenti;
g) i dipendenti di altre amministrazioni in posizione di comando, distacco o fuori ruolo presso l’Ente;
h) i lavoratori e i collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi presso l’Ente, nonché altri soggetti che a vario titolo interagiscono con l’Ente stesso. In caso di trasferimento, di comando o distacco (o situazioni analoghe) del dipendente presso altra amministrazione, questi può riferire anche di fatti accaduti in una amministrazione diversa da quella in cui presta servizio al momento della segnalazione: in tal caso la segnalazione deve essere presentata presso l’amministrazione alla quale i fatti si riferiscono ovvero all’ANAC.

Tipi di dati trattati e finalità del trattamento
I dati forniti dal segnalante al fine di rappresentare le presunte condotte illecite delle quali sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di servizio con l’Ente commesse dai soggetti che a vario titolo interagiscono con il medesimo, vengono trattati allo scopo di effettuare le necessarie attività istruttorie volte a verificare la fondatezza del fatto oggetto di segnalazione e l’adozione dei conseguenti provvedimenti. La gestione e la preliminare verifica sulla fondatezza delle circostanze rappresentate nella segnalazione sono affidate al RPCT che vi provvede nel rispetto dei principi di imparzialità e riservatezza effettuando ogni attività ritenuta opportuna, inclusa l’audizione personale del segnalante e di eventuali altri soggetti che possono riferire sui fatti segnalati. Qualora, all’esito della verifica, si ravvisino elementi di non manifesta infondatezza del fatto segnalato, il Responsabile provvederà a trasmettere l’esito dell’accertamento per approfondimenti istruttori o per l’adozione dei provvedimenti di competenza:
a) al dirigente del Dipartimento Risorse Umane e attività contrattuali, nonché al Responsabile dell’unità organizzativa di appartenenza dell’autore della violazione, affinché sia espletato, ove ne ricorrano i presupposti, l’esercizio dell’azione disciplinare;
b) agli organi e alle strutture competenti dell’Ente affinché adottino gli eventuali ulteriori provvedimenti e/o azioni ritenuti necessari, anche a tutela dell’Ente stesso;
c) se del caso, all’Autorità Giudiziaria, alla Corte dei conti e all’ANAC.
In tali eventualità nell’ambito del procedimento penale, l’identità del segnalante è coperta dal segreto nei modi e nei limiti previsti dall’articolo 329 c.p.p.; nell’ambito del procedimento dinanzi alla Corte dei conti, l’identità del segnalante non può essere rivelata fino alla chiusura della fase istruttoria; nell’ambito del procedimento disciplinare l’identità del segnalante non può essere rivelata, ove la contestazione dell’addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione, anche se conseguenti alla stessa. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell’identità del segnalante sia indispensabile per la difesa dell’incolpato, la segnalazione sarà utilizzabile ai fini del procedimento disciplinare solo in presenza di consenso del segnalante alla rivelazione della sua identità.
Qualora il RPCT debba avvalersi di personale dell’Ente ai fini della gestione delle pratiche di segnalazione, tale personale per tale attività è appositamente autorizzato al trattamento (artt. 4, par. 10, 29, 32, par. 4 Regolamento e art. 2-quadeterdecies del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196) al trattamento dei dati personali e, di conseguenza, il suddetto personale dovrà attenersi al rispetto delle istruzioni impartite, nonché di quelle più specifiche, connesse ai particolari trattamenti, eventualmente di volta in volta fornite dal RPCT. È fatto salvo, in ogni caso, l’adempimento, da parte del RPCT e/o dei soggetti che per ragioni di servizio debbano conoscere l’identità del segnalante, degli obblighi di legge cui non è opponibile il diritto all’anonimato del segnalante. Con modalità tali da garantire comunque la riservatezza dell’identità del segnalante, il RPCT rende conto del numero di segnalazioni ricevute e del loro stato di avanzamento all’interno della relazione annuale di cui all’art. 1, co. 14, della legge 6 novembre 2012 n. 190
I dati raccolti verranno conservati in una forma che consenta l’identificazione degli interessati per un arco di tempo non superiore al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati.
Destinatari dei dati
Sono destinatari dei dati raccolti a seguito della segnalazione, se del caso, l’Autorità Giudiziaria, la Corte dei conti e l’ANAC. I dati personali raccolti sono altresì trattati dal personale dell’Ente, che agisce sulla base di specifiche istruzioni fornite in ordine a finalità e modalità del trattamento medesimo.

Diritti degli interessati
Gli interessati hanno il diritto di ottenere dall’Ente, nei casi previsti, l’accesso ai propri dati personali e la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che li riguarda o di opporsi al trattamento (artt. 15 e ss. del Regolamento). L’apposita istanza al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è presentata contattando il medesimo presso Farmacie Comunali Castelfiorentino S.r.l. – Responsabile della Protezione dei dati personali.

Diritto di reclamo
Gli interessati i quali ritengono che il trattamento dei dati personali a loro riferiti avvenga in violazione di quanto previsto dal Regolamento UE 2016/679, hanno il diritto di proporre reclamo, come previsto dall’art. 77 del Regolamento stesso, o di adire le opportune sedi giudiziarie (art. 79 del Regolamento) presso possono ottenersi dall’Autorità nazionale competente per la tutela dei dati personali www.garanteprivacy.it

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Panoramica privacy

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